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Come coltivare un terrario: un mondo in miniatura

By 1 Marzo 2024Blog
coltivare un terrario

Coltivare un terrario non è difficile ed è un modo molto scenografico per inserire le piante nell’arredamento della casa. I terrari ospitano al proprio interno tutti gli elementi necessari alla crescita delle piante e sfruttano il clima umido che si forma all’interno.

La creazione di un terrario richiede alcune competenze e vi suggeriamo di acquistarne uno già realizzato: la sua coltivazione sarà decisamente più semplice.

La prima difficoltà è la scelta delle piante, poiché di solito i terrari sono composizioni di specie differenti che devono essere scelte per affinità e necessità simili. In particolare in fatto di umidità ambientale. Esistono infatti dei “terrari aperti”, adatti per le piante che non hanno bisogno di molta umidità come i Cactus e le piante succulente, e “terrari chiusi” indicati per le piante tropicali. Come Felci, Begonie o Orchidee.

Coltivare un terrario: piante, contenitore e substrato

Una volta scelte le piante con le stesse caratteristiche dovremo optare per un contenitore: dovrà essere di vetro e dotato di coperchio nel caso di un “terrario chiuso”.

Sul fondo si stende uno strato di materiale drenante, come ghiaia fine o argilla espansa: serve per migliorare il drenaggio e prevenire i ristagni d’acqua. Stenderemo poi uno strato di terriccio nel quale coltiveremo le piante.

Spesso i terrari sono dei giardini in miniatura e possiamo aggiungere pietre decorative, muschio o cortecce per ambientare le piante in una scenografia.

Dove coltivare un terrario

Le piante utilizzate per i terrari di solito sono succulente o tropicali e quindi non amano il freddo. Coltiviamoli in casa in una posizione luminosa ma non esposta direttamente ai raggi del sole.

Come irrigare un terrario

I “terrari aperti”, spesso dedicati alle piante grasse, vanno irrigati con moderazione, esattamente come facciamo con tutte le piante grasse. Bagniamo solo quando il terriccio risulta asciutto al tatto. Nei “terrari aperti” non si condensa l’umidità e dovremo provvedere noi alle irrigazioni. Irrighiamoli periodicamente con uno spruzzino e usiamo solo acqua piovana o demineralizzata.

Nei “terrari chiusi” si crea un elevato tasso di umidità. Irrighiamo con parsimonia, nebulizzando le foglie occasionalmente con acqua demineralizzata. Controlliamo periodicamente i nostri terrari e cerchiamo di capire le esigenze idriche osservando le piante.

Quando irrighiamo diluiamo una dose di fertilizzante liquido specifico per il tipo di pianta coltivata: per piante grasse, per sempreverdi, per Orchidee, ecc. Sarà sufficiente una volta al mese in primavera e in estate.

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