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Il Cymbidium è malato: parassiti o errore di coltivazione?

By 2 Maggio 2023Blog
Cymbidium è malato

Il tuo Cymbidium è malato, perde i boccioli, ha le foglie macchiate o flosce oppure semplicemente è debole e non dà segni di crescita? Ecco alcuni suggerimenti per capire di cosa si tratta e per intervenire tempestivamente.

Il Cymbidium è malato: parassiti o errore di coltivazione?

I Cymbidium sono un particolare genere di Orchidee e sono disponibili in molte varietà con colori e forme dei fiori anche molto differenti. Alcune hanno radici terricole ma la maggior parte dei Cymbidium che troviamo in commercio sono piante epifite: significa che in natura non vivono nella terra ma hanno radici aeree. Per la coltivazione in casa usiamo un particolare substrato composto da torba e corteccia: serve per far drenare l’acqua in eccesso, mortale per tutte le Orchidee epifite, e dare stabilità alla pianta.

Rispetto alle altre Orchidee, il Cymbidium ha la particolarità di tollerare maggiormente il freddo, ma comunque non resiste oltre i 10°C. Predilige una temperatura notturna intorno ai 18°C, quindi scegliamo un luogo della casa lontano da fonti di calore e piuttosto fresco. Oggi però troviamo diverse varietà di Cymbidium, con differenti altezze: standard, midi e mini. Più sono piccoli e più hanno bisogno di caldo.

Va coltivato in una posizione molto luminosa per ottenere una fioritura abbondante.

ma protetta dai raggi solari diretti che possono ustionare le foglie. Se viviamo a Milano, possiamo lasciarlo al sole nei mesi più freddi, in autunno e inverno, e fino alla primavera, per poi proteggerlo con una tenda leggera nelle giornate estive più calde. Se invece viviamo al sud dobbiamo prestare maggiore attenzione, poiché i raggi solari in estate sono più caldi.

In estate le foglie devono diventare di colore verde chiaro: se hanno una tonalità scura, significa che dobbiamo spostarle al sole.

È una pianta molto esigente rispetto alle altre Orchidee e va concimata spesso per ottenere una crescita corretta. Dalla primavera all’autunno possiamo usare un concime liquido specifico per Orchidee da miscelare nell’acqua per l’irrigazione. In inverno sospendiamo la concimazione.

Il primo modo per evitare problemi è seguire un corretto ciclo di coltivazione!

Se però il nostro Cymbidium dà segni di malessere, dobbiamo cercare di interpretare di cosa si tratta per porvi rimedio. In alcuni casi, per esempio se parliamo di insetti parassiti o funghi, la tempestività è molto importante.

In generale possiamo che sono due le cause principali di malessere di un Cymbidium: i fattori esterni (parassiti, funghi, virus, ecc.) e gli errori di coltivazione.

Gli errori di coltivazione

Nella maggior parte dei casi i problemi di coltivazione delle Orchidee sono causati da nostri errori.

Le piante da interno, come le Orchidee, sono meno esposte all’attacco di parassiti rispetto alle piante del giardino: essendo in casa ne incontrano molti meno. Nel caso delle malattie fungine, spesso sono causate da un eccesso di irrigazione, quindi indirettamente anche questo problema è spesso causato involontariamente da noi.

Gli errori di coltivazione sono spesso legati alla disponibilità di tre elementi necessari alla pianta: la luce, il calore e l’acqua.

Se la pianta stenta a crescere ma non dà segnali di sofferenza particolari, proviamo semplicemente a spostarla in una posizione più luminosa.

Se invece inizia a perdere i boccioli, probabilmente ha preso un colpo di freddo. Non mettiamola vicino a una finestra che apriamo spesso in inverno: il Cymbidium resiste maggiormente al freddo ma gli spifferi gelidi invernali non vanno bene. Anche l’acqua per l’irrigazione deve essere a temperatura ambiente e non ghiacciata: potremmo provocare uno stress termico.

L’irrigazione merita attenzione poiché molte malattie fungine derivano dagli eccessi d’acqua. Se possibile, irrighiamo la pianta per immersione, lasciandola scolare molto bene. Nel sottovaso o nel cachepot non ci deve essere acqua stagnante.

La mancanza di umidità ambientale, al contrario, porta all’afflosciamento delle foglie e alla caduta dei boccioli. Se la punta delle foglie diventa scura è possibile che abbiamo nebulizzato poco la pianta. Vaporizziamo frequentemente acqua senza calcare sulle foglie, possibilmente alla mattina. Così le foglie non rimangono bagnate troppo a lungo e limitiamo il rischio di malattie fungine.

C’è anche un piccolo trucco per aumentare l’umidità ambientale. Prendiamo un sottovaso, stendiamo uno strato di palline di argilla espansa e riempiamolo di acqua; quindi posizioniamo il vaso di Cymbidium sopra l’argilla. Le palline eviteranno il contatto diretto delle radici con l’acqua, che in poco tempo evaporerà, aumentando l’umidità ambientale vicino alla pianta.

Le malattie fungine dei Cymbidum

Troppa umidità o l’acqua stagnante nel sottovaso provocano malattie fungine. Sono il nemico più temibile poiché sono difficili da debellare e rovinano l’estetica della pianta.

Cerchiamo di prevenirle il più possibile rispetto un corretto ciclo di irrigazione e stando attenti a non lasciare mai acqua stagnante. Anche una goccia su una foglia può innescare la produzione delle prime spore.

Le radici vanno trattate delicatamente: un taglio o una ferita sono una via d’accesso per virus e batteri. In caso di potature, usiamo sempre cesoie ben affilate, per evitare tagli sfilacciati, e disinfettate.

Se trovate nel substrato dei pezzi di corteccia con muffa, togliamoli e controlliamo che non ce ne siano altri. Il terriccio andrebbe cambiato ogni anno, proprio per limitare lo sviluppo di parassiti.

Sono molte le malattie fungine che possono colpire un Cymbidium e possiamo cercare di riconoscerle dai sintomi. Macchie nere con aloni gialli sulle foglie (Pythium), foglie deboli e macchie rotonde brune che tendono a estendersi (Botrytis) oppure macchie scure che si allargano e seccano le foglie (Fusarium): sono tutti sintomi delle principali malattie fungine.

In caso di funghi possiamo intervenire con soluzioni biologiche (farine di roccia) oppure con un fungicida per piante ornamentali (PFnPO).

I parassiti dei Cymbidium

Il Cymbidium è soggetto all’attacco dei principali insetti fitofagi presenti nei nostri giardini. Essendo coltivato in casa è però meno soggetto a questo genere di attacchi.

In primavera e in estate controlliamo settimanalmente il nostro Cymbidium alla ricerca di tracce di parassiti. Cocciniglie, Afidi (detti pidocchi delle piante) o Acari (ragnetti rossi) possono essere facilmente individuati e se interveniamo all’inizio, quando gli insetti sono pochi, otterremo più facilmente successo. Ogni parassita ha metodi di lotta specifici: seguendo i link qui sopra troverete delle guide dedicate ai singoli parassiti.

La lotta biologica dovrebbe essere integrata, usando quindi più soluzioni contemporaneamente, in funzione del tipo di insetto. Per esempio contro gli Afidi possiamo usare il Sapone Molle insieme all’Olio di Neem. Contro le Cocciniglie sono invece più efficaci gli oli minerali (olio di colza, di lino, ecc.). Infine gli Acari possono essere facilmente limitati con l’Estratto di Ortica.

In alternativa possiamo usare un insetticida spray abbattente a base di piretro: è un principio attivo estratto da un fiore e consentito in agricoltura biologica.

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