Se stiamo cercando una pianta scenografica, capace di arredare un ambiente, possiamo coltivare la Strelizia nicolai o Sterlitzia.
Il genere Strelizia comprende varie piante, tutte caratterizzate da foglie molto grandi e scenografiche e da fioriture molte colorate e con forme bizzarre. Per queste caratteristiche è conosciuta anche con i soprannomi Uccello del Paradiso e Banana selvatica. Oltre alla Strelitzia Nicolai è molto nota la Strelitzia Reginae con fiori giallo-arancioni.
La Strelitzia Nicolai è una pianta perenne, con portamento cespuglioso e può essere coltivata in appartamento oppure in giardino, ma solo in zone con clima mite poiché non tollera il gelo prolungato e sotto i 5°C. In giardino può crescere fino a 10 metri, spingendo le sue radici fino a oltre 1 metro di profondità nel suolo. Per questa ragione è sconsigliato piantarla vicino a strutture murarie, come strade, cordoli o fontane.
La Sterlitzia Nicolai è composta da fusti eretti e legnosi con lunghe foglie disposte a ventaglio simili al Banano. Le foglie sono grandi, carnose e con nervature molto marcate.
Dopo 5-7 anni di età, le piante inizieranno a fiorire. In primavera avanzata e in estate spuntano delle infiorescenze molto grandi (fino a 20 cm) e con forme particolari. I fiori sono bianchi, con corolle azzurre e una spata coriacea con una tinta variabile dal porpora al blu scuro.
Coltivare la Strelizia Nicolai: la giusta posizione
La Strelizia richiede una posizione molto luminosa, ma evitando i raggi di sole diretti. In caso possiamo posizionarla dietro una finestra con la luce filtrata da una tenda leggera. Vanno evitate anche le correnti d’aria fredde: è sconsigliata quindi vicino a una porta-finestra.
È una pianta molto resistente e cresce bene anche in condizioni ambientali non ottimali.
Irrigazione
La Strelizia teme più i ristagni idrici della siccità. Quindi va irrigata soltanto quando il terriccio risulta asciutto e non umido al tatto. È invece importante nebulizzare le foglie frequentemente, possibilmente con acqua non calcarea, come quella piovana.
Rinvaso
Dopo averla acquistata possiamo rinvasare la Strelizia in un vaso più grande, di almeno 30 cm di diametro. Per migliorare il drenaggio ed evitare che le radici entrino in contatto con l’acqua in eccesso, possiamo stendere sul fondo del vaso uno strato di biglie di argilla espansa. Dopo aver posizionato la pianta, riempiremo il vaso un terriccio specifico per piante verdi.
In seguito si rinvasa ogni due anni oppure quando la pianta lo richiede, cioè quando le radici riempiono e forzano il vaso. Sarà l’occasione per rimuovere il vecchio terriccio superficiale e sostituirlo con un nuovo substrato ricco di sostanze nutritive.
Concimazione
Il terriccio utilizzato per il rinvaso contiene già le sostanze nutritive per l’attecchimento delle radici nelle prime settimane. In seguito dobbiamo prevedere un ciclo di concimazione, soprattutto per le piante coltivate in vaso.
Possiamo ricorrere a un fertilizzante liquido per piante verdi da diluire nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni, da marzo a settembre. Oppure a un fertilizzante granulare da distribuire sui vasi e interrare leggermente nel terriccio: rilascerà lentamente le sostanze nutritive nel substrato per 3-4 mesi e potrete sostituirlo all’inizio di ogni stagione.
Cure
Se viene coltivata in giardino è bene proteggerla durante l’inverno, con una pacciamatura basale e teli di protezione, come si fa per le Palme. Nelle zone con clima più rigido può essere coltivata in vaso: sarà più facile spostarla, nei mesi più freddi, in una zona più calda della casa, in una posizione luminosa e lontana da fonti di calore e spifferi gelidi.